Regia: James Whale
Anno: 1933
Titolo originale: The Invisible Man
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Monsters – The Essential Collection (Limited Ed))
Alla Universal negli anni trenta amavano i film horror: un genere che attirava un pubblico curioso, che voleva essere sorpreso ed uscire dalle sale di proiezione con brividi e voglia di conoscere. Per l’epoca niente si prestava meglio: autori come H. G. Wells, Mary Shelley, Bram Stoker erano sui comodini di tutti, con storie originali, impegnative e di successo che potevano essere adattate per il cinema. In quegli anni furono di grandissimo successo opere come Frankenstein (1931), La Mummia (1932) o Dracula (1931) che non solo presentavano mostri e storie paurose, ma potevano anche magnificare la possente macchina cinematografica di Hollywood. I costumi, le scenografie e soprattutto gli effetti speciali incuriosivano il pubblico, e James Whale fu un innovativo maestro maestro che seppe usare ogni ritrovato per creare L’Uomo Invisibile. Il soggetto originario di Wells venne modificato e reso più cattivo, più pazzo, più pericoloso. Nel romanzo infatti abbiamo lo scienziato che se la prende con il mondo intero a causa della sua condizione, come se fosse vittima degli altri impossibilitati a vederlo. Qui invece parte volendo sfruttare le sue doti per essere acclamato come conquistatore e padrone. Elementi importanti che caratterizzano il protagonista facendolo divenire un mostro sacro del cinema horror. La componente scientifica però non è abbandonata: a più riprese all’interno della pellicola ci sono richiami a cosa possa fare e quali possano essere i suoi punti deboli. Le domande che un attento spettatore potrebbe farsi vengono prontamente anticipate. E’ lo stesso Uomo Invisibile infatti a dire che dopo i pasti non può girare tranquillamente nudo, oppure sono le comuni comparse a dare suggerimenti alla polizia su come catturarlo. In pratica si tende a riempire le curiosità realistiche che chi guarda il film potrebbe avere bollandolo come “impossibile” dando risposte e soluzioni pratiche o scientifiche. Inoltre come già accennato gli effetti visivi sono di prim’ordine. Claude Rains indossa indumenti e bende che lo ricoprono interamente, ma quando li toglie arriva la conferma che non si tratta di una produzione di serie B. La camicia si muove da sola, gli oggetti si spostano inanimati ed ancora oggi, pur senza l’uso della computer grafica, possiamo restarne affascinati. E nonostante l’attore non si veda mai, la sua presenza è palpabile grazie anche all’imponente e maestoso timbro vocale. Non che quella prestata per il doppiaggio da Antonio Di Prima sia brutta, ma ho voluto assaporarmi l’audio originale e si capiscono le scelte del regista per il cast: Rains fa scena anche senza essere visto. Il disco bluray fa parte della collezione Monsters – The Essential Collection (Limited Ed) e come gli altri, è una versione restaurata che non perde i colpi con l’eta. Audio in doppia lingua con DTS stereo ed i seguenti extra:
- Commento al film di Rudy Behlmar
- Finalmente lo vediamo: svelato il mistero dell’Uomo Invisibile (35 minuti)
- Foto di produzione
Leave a Reply