La giornata inizia presto, poco dopo le 8 usciamo per recarci ad assistere la seconda prova. La piazza non è gremitissima e si intravedono alcune avvisaglie di quello che potrebbe succedere i giorni successivi. Iniziano scaramucce della Torre nei confronti dell’Oca, per mettere un po di pressione al cavallo e fantino della rivale. Nel frattempo anche Lupa e Istrice cominciano a fronteggiarsi. È però la sera che lo spettacolo entra nel vivo. L’affluenza è altissima, è lunga entrare in piazza e riuscire a trovare una zona vuota. I canti si susseguono e si incrociano dagli spalti al conchiglione, tra incitamenti e promesse di dispetti e danneggiamenti. Ma è proprio una di queste che mette a repentaglio la propria corsa. All’uscita della curva di San Martino infatti, la Lupa azzarda un po’ troppo la curva e picchia nei tabelloni di protezione. Ad oggi non ci sono ancora notizie ufficiali, ma sembra che qualche livido per cavallo e fantino ci siano stati.
Dal punto di vista culturale la giornata è bella intensa. Facciamo un bel giro della zona …. della città.. Onda,Tartuca,Aquila, Drago, e il Duomo sono tutte mete del nostro girovagare. Alla Tartuca, nonostante non partecipi al palio dell’Assunta, troviamo il museo di contrada aperto,e dietro il corrispettivo di una piccola offerta ci godiamo un salto nel tempo dal 1600 a oggi, ammirando quelli che sono vere e proprie opere d’arte, reliquie di artisti dei vari tempi. Vengono infatti conservati i cenci delle varie vittorie, pezzi unici e adorati come reliquie religiose, oltre a vari documenti storici e molti costumi dei valletti delle varie epoche. Oltremodo bello anche il museo stesso, ristrutturato recentemente da uno dei più importanti architetti moderni. E grazie alle spiegazioni di Gioele e la Vale, possiamo ammirare maggiormente il contrasto tra modernità nell’architettura e storicità del contenuto.
E un ringraziamento speciale anche a Antonio che ci ha consigliato un ottimo ristorante in piazza del Campo e grazie alle sue referenze anche trattati benissimo a livello di prezzo.
Rifocillati e riposati, nel pomeriggio assistiamo alla Processione dei Ceri, un altro momento veramente caratteristico con la sfilata dei colori di tutte le contrade, anche le non partecipanti,trasportando i ceri da offrire per la benedizione al Duomo, e dei tamburini e sbandieratori, con al seguito il cencio destinato al vincitore.
Non può mancare, in una gita del genere, la partecipazione a un cenino di contrada, nello specifico alla Lupa.
L’indomani mattina, dopo la quarta prova, a passo di crociera continuiamo nel nostro tour itinerante…decidiamo di recarci nella zona finora meno frequentata, a sud est della torre del Mangia. Torre,Valdimontone, Leocorno e Nicchio sono le contrade toccate, con la vana speranza di trovare qualche museo aperto. Bellissima la parte del Valdimontone,in una posizione panoramica meravigliosa e un ambiente carico e fresco, in pieno entusiasmo per le grandi speranze di vittoria. Peccato per la sfortuna di aver trovato chiuso il museo del Liocorno, l’unica nostra speranza in quanto non partecipante a questo palio, e poteva essere una tappa interessante.
Ma, come tutte le cose belle, il tempo della gita finisce, e bisogna finire i preparativi per ripartire, chi per Buti, chi per Piombino, certi però, di aver ancora una volta costruito un bel gruppo di viaggio, di essersi divertiti, di aver imparato nuove cose sulla città, sulla vita del palio, e sui bar locali.
A presto, Siena.
Foto delle processioni
Foto e video delle prove
Foto del museo
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