Il Filo Nascosto – 2017

Inghilterra, nel dopoguerra, Reynolds Woodcock è uno dei più grandi sarti in circolazione, e il suo atelier, in collaborazione con la sorella Cyril, veste le più importanti donne del jet set, tra nobiltà e alta borghesia. Un giorno, conosce Alma, una cameriera, e i due si legano sentimentalmente. Ma il rapporto non è facile. Woodcock è un uomo schivo, rustico, silenzioso e freddo, totalmente assorbito dal suo lavoro. Alma accetta inizialmente il suo ruolo di comprimaria sottomessa, ma ben presto prova a fare valere le sue ragioni, di ricerca di attenzioni e mondanità, e i due si ritrovano in una situazione di conflitto sempre più aspra.
Gran bel film, con un Daniel Day Lewis come sempre mostruosamente bravo. Come tradizione vuole, per calarsi meglio nella parte, prima dell’inizio delle riprese ha lavorato per mesi come sarto, tanto che poi è diventato un suo vero passatempo. Dal punto di vista della regia, come al solito P. T. Anderson dà la sua parte con una regia di puro stile, asciutta, con una bella fotografia e dei costumi veramente belli (Oscar ai costumi, infatti), oltre a scenografie azzeccate. 


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