Fa’ La Cosa Giusta – 1989

Uno dei primi film di Spike Lee, quello che lo ha lanciato nel firmamento dei più importanti registi degli anni 90 e a seguire. È una commedia per la maggior parte della pellicola, che sfocia nel drammatico negli ultimi 30 minuti. Non è però una semplice commediola leggera, ma sin da subito si percepisce un aurea politico/sociale, con un cast molto valido che vede al suo interno come protagonisti lo stesso regista, Danny Aiello, John Turturro, Giancarlo Esposito,Bill Nunn ma anche Samuel L. Jackson, tutti attori già affermati o in procinto di farlo. L’ambientazione è un quartiere di Brooklyn completamente popolato da afroamericani e qualche portoricano, fatta eccezione per la pizzeria di Sal e i suoi figli, Italo americani (Danny Aiello e John Turturro e Richard Edson) e un piccolo market di coreani, e in questo contesto, nel giorno più caldo dell’anno, vediamo i vari personaggi interagire tra loro. Fra tutti spiccano le personalità de “il sindaco”, un anziano chiacchierone e alcolizzato, ma buono nell’anima, Buggin Out, un pretenzioso afro che inneggia alla lotta sociale, Radio Raheem con il suo stereo portatile sempre al massimo, e Mookie (Lee) garzone della pizzeria. Si susseguono piccoli episodi di tensione razziale, che però si riducono a scaramucce simpatiche, finché un alterco più violento tra un esasperato Sal e Radio Raheem e Buggin, sfocia in rissa, e l’arrivo della polizia (già presentata nel corso del film come razzista e arrogante) finisce in tragedia, perché i poliziotti causano la morte di Raheem e scatenano la rivolta della comunità Afro. Questo rimane tuttora uno dei migliori film di Spike Lee, e ci ritroviamo tutto il suo cinema impegnato e a sostegno della comunità nera americana contro i soprusi e l’odio razziale, e la necessità di una guerra sociale per fare valere i propri diritti, una fotografia clamorosamente bella con delle vere e proprie cartoline, i monologhi fatti recitare consecutivamente, e una colonna sonora potente. Il film all’uscita fu fortemente criticato per il sottinteso di rivolta che aveva, e fu escluso o ignorato dai più importanti premi cinematografici, rafforzando però ancora di più la figura di Spike Lee, che in effetti nei suoi giudizi è sempre un po’ estremo, ma purtroppo i fatti nel contempo gli danno ragione, visti i vari casi che negli anni accadono in America di soprusi fisici di polizia ai neri (giusto ieri, un Afroamericano inerme a Minneapolis è stato soffocato a morte da dei poliziotti).Prima dei titoli di coda, sono poi presenti due citazioni, una di Martin Luther King e una di Malcolm X (entrambi plurinominati nel corso della pellicola), che a conclusione, posto anche io, insieme ad un monologo di Raheem a Mookie sul significato di due tirapugni con scritto LOVE e HATE.


“È una storia di bene e male. Odio: era con questa mano che Caino gelava suo fratello. Amore: queste cinque dita, vanno dritte all’anima dell’uomo. La mano destra: la mano dell’amore. La storia della vita è questa: statica. Una mano combatte sempre con l’altra mano, e la mano sinistra prende a calci molti asini. Voglio dire, sembra che la mano destra – l’amore – sia finita. Ma aspetta, ferma le presse; la mano destra sta tornando. Sì, ora ha la mano sinistra sulle corde, giusto. Ooh, è un diritto devastante e l’odio è ferito. È giù. Odio della mano sinistra KO-ed di Love.” Radio Raheem



“L’oscurità non può scacciare l’oscurità; solo la luce può farlo; L’odio non può scacciare l’odio, solo l’amore può farlo.” Martin Luther King



“Io non sono contro l’uso della violenza per legittima difesa. Io non potrei mai chiamarla violenza quando è per difendersi; io la chiamo intelligenza.” Malcolm X
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