Dunkirk – 2018
Questo film di Nolan ripercorre la cosiddetta Operazione Dynamo, cioè una vera e propria ritirata dell’esercito inglese (e francese) durante la seconda guerra mondiale, quando, messi alle strette dall’esercito tedesco, le truppe anglicane si ritrovarono bloccate sulla spiaggia di Dunquerque. Le speranze di sopravvivenza in uno scontro erano vane, e la decisione più umana e logica era cercare di riportare più soldati possibile a casa. Per questo, Churchill chiese la collaborazione della cittadinanza, invitando chi era in possesso di un imbarcazione di qualsiasi tipo di aiutare nel recupero dei militi. Il film si snoda in tre storyline, terra mare e aria, con vicende che occupano rispettivamente 7 giorni, 1 giorno e 3 ore. In Terra, vediamo gli sforzi di sopravvivenza di alcuni soldati in avvicinamento alla spiaggia e nelle operazioni di fuga, in Mare il percorso di una barca civile che sta attraversando la Manica, in Aria le vicende di alcuni aviatori inglesi che cercano di coprire i propri soldati e le proprie navi da guerra abbattendo gli aerei nemici. Il cast è folto, e vedere tra gli interpreti più famosi Tom Hardy, Cillian Murphy e Kenneth Branagh. Il film punta più su un aspetto quasi documentaristico, senza cadere nella facile retorica dei film di guerra di eroiche gesta e coraggiosi soldati, cosa che spesso Hollywood tende a mostrarci. Molto interessante il fatto che il nemico non viene mai mostrato, lo senti, lo percepisci, ma non lo vedi, e questo è un altro dei punti di forza del film, così come la fotografia e le battaglie aeree. A livello musicale, la colonna sonora è opera di Hans Zimmer, che non ha bisogno di presentazioni. È nel complesso un bel film, oggettivamente, anche se non rimane nei miei preferiti di Nolan.
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