Il problema non è invecchiare, o invecchiare male. Il problema è invecchiare con 16 kg di plastica in faccia. Che cosa triste, una delle donne più affascinanti dello Star Sistem di Hollywood diventata un qualcosa di inguardabile. E paradossalmente proprio tutto quello che la Kidman ha fatto per mantenere il suo aspetto, ha irrimediabilmente distrutto le sue capacità espressive. Ha ormai una sola espressione, triste, incredula, arrabbiata, spaventata…ha sempre la solita espressione. E questo incide irremidiabilmente sulla miniserie, lasciando un qualcosa di storto, di incompiuto. Onore a Hugh Grant, che porta fieramente migliaia di rughe, macchie nel viso e un po’ di kg in più, ma risulta sempre naturale e credibile nonostante non sia mai stato un mostro di bravura. Alto il livello del cast, con dentro anche Donald Sutherland, Matilde De Angelis, Edgar Ramirez, Lily Rabe e il giovane Noah Jupe. La miniserie in 6 puntate, ideata da David E. Kelley, ormai sinonimo di garanzia, e diretta da Susanne Bier, è un thriller drammatico su di un delitto di una giovane madre che sconvolge la vita della tipica famiglia perfetta alto borghese di New York, aprendo un vaso di Pandora di bugie e mezze verità, mantenendo sempre piuttosto nebuloso lo svolgimento dell’indagine, seminando sospetti e lati oscuri di più di uno dei personaggi in scena. Molto interessante come la regista vari tipo di fotografia e ripresa durante una stessa puntata, da un inquadratura pulita e bloccata ad una camera a mano, da una fotografia quasi “pubblicitaria” ad una più sporca, seguendo un po’ gli umori della scena. La protagonista vincitrice in assoluto è però New York, nei suoi angoli e Skyline ormai didascalici ma sempre di tremendo effetto. Nel complesso non è male come serie, non originale di trama ma ben sviluppata, forse ha un po’una caduta di stile negli ultimi dieci minuti rispetto all’eleganza portata avanti in tutte le puntate.
The Undoing – Stagione 1 – 2020
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