Claude, un ragazzo francese, conosce Anne, una ragazza inglese e inizia con lei un rapporto di corteggiamento, che però non sboccia in un rapporto di amore. Lei decide di invitarlo a casa sua, nella campagna inglese, per fargli conoscere sua sorella minore Muriel, con la celata intenzione di farli innamorare l’uno dell’altro. Ma il tempo e gli amori non andranno di pari passo.Questo film, come il resto della filmografia di Truffaut, fa parte della corrente denominata Nouvelle Vague, un realismo fortemente spinto che vede, tra le sue regole, l’assenza di scenografia, l’utilizzo di luce naturale e mezzi di fortuna, tutto in funzione del racconto.E il senso del film può essere racchiuso in una frase che Muriel dice a Claude durante il loro primo tentativo di liaison amorosa: La vita è fatta di frammenti che non riescono a congiungersi.i tre giovani, infatti, si prendono e si amano nell’arco dei 9 anni della storia raccontata, senza mai però trovare un vero equilibrio, in un perpetuo tira e molla sia dal punto di vista platonico che dal punto di vista fisico. L’amore li attrae e al contempo li fa respingere, per timore di ferirsi e di ferire l’altro. È un film profondamente romantico, nel senso ottocentesco del termine, ma è anche profondamente pessimista, un perpetuo movimento in cerca di un rapporto che al tempo stesso attrae e rifiuta, esattamente come il gioco che i tre giovani fanno inizialmente, con Claude in mezzo alle due ragazze che sono il vero motore del film, entrambe così fragili e al tempo stesso risolute, così diverse ma al tempo stesso così affezionate e rispettose l’una dell’altra, da mutilare il proprio amore, si ergono a vere protagonisti anche espressive. La pellicola ha un problema principale, una prolissità nel ritmo che la rende un po’ indigesta, soprattutto nella prima metà, risultando un po’ pesante e quasi noioso. Si vivacizza un po’ nella seconda parte, vuoi per i temi più pruriginosi vuoi per la maturità dei protagonisti, più volti ad un vissuto fisico che platonico.
La versione di VER: https://www.vomitoergorum.org/2021/04/le-due-inglesi-1971.html?m=1
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