Quel Pomeriggio Di Un Giorno Da Cani – 1974

Due sbandati, Sonny e Sal, tentano una rapina in banca, ma ben presto restano barricati dentro, assediati da centinaia di poliziotti. I due si trovano quindi in una posizione di stallo, ma ben presto si ingraziano l’opinione pubblica per il modo in cui Sonny riesce a gestire, pur sotto stress, la situazione, garantendo l’incolumità degli ostaggi e arringando la folla contro i soprusi della polizia, arrivando a prendere decisioni drastiche e importanti per salvarsi la pelle. La pellicola, ben diretta da Sidney Lumet, vede come protagonisti due lanciatissimi Al Pacino e John Cazale, già coprotagonisti dei due capitoli de Il Padrino di Coppola. Pacino è magistrale nella sua interpretazione del nervoso e follemente lucido Sonny, personaggio dalle mille sfaccettature e ambiguo nella sua vita privata. Altrettanto importante la prova di Cazale, uno dei più grandi caratteristi del cinema statunitense negli anni’ 70, capace con sole 5 pellicole all’attivo, prima della morte prematura per malattia, di entrare nell’olimpo cinematografico e dare vita a meravigliosi personaggi alienati, turbati mentalmente e terribilmente umani nei loro comportamenti. Il film si ispira ad una storia realmente accaduta un paio di anni prima, con piccoli adattamenti, ma senza snaturarne l’essenza, e tocca marginalmente anche argomenti controversi, come una sorta di simpatia degli ostaggi verso i rapinatori, e la brutalità della polizia americana, pronta a spargimenti di sangue pur di risolvere la situazione (durante il film viene citata Attica, una prigione nel distretto di New York, dove l’intervento della polizia per sedare una rivolta dei carcerati in richiesta di condizioni detentive migliori, sfocia in un bagno di sangue dove saranno vittime del fuoco amico anche gli stessi operatori e guardie della prigione).Insomma, un film da vedere assolutamente.

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