The Canal – 2014

David è un archivista di materiale audiovisivo presso un università. Apparentemente, vive quella che si può definire una vita felice, una buona posizione economica, una bella moglie, un figlio, una bella casa. Ma qualcosa comincia ad incrinarsi quando, un giorno, per caso, visiona un vecchissimo filmato della polizia di inizio secolo, su dei brutali omicidi avvenuti nella casa in cui vive, quando una famigliola fu sterminata dal padre dopo aver scoperto il tradimento della moglie. Da lì la vita di David scivola nell ossessione per quanto visto, e la scoperta dei tradimenti della propria moglie e la di lei morte accidentale lo fa scivolare in un delirio di visioni di fantasmi e terrore.
Difficile parlare senza spoilerare del film, che, purtroppo ha delle discrete premesse per poi scivolare nel banale verso il finale. Il gioco di bilanciamenti tra i sospetti su David e sulla possibilità di un intestazione di fantasmi nella casa funziona per tre quarti della pellicola, nonostante peschi a piene mani da cliché abbastanza classici e rivisitando citazioni da horror di successo precedenti, che però Kavanagh riesce a gestire bene, soprattutto creando una bella tensione per quasi tutta la durata del film, salvo poi, nonostante un quasi colpo di scena inaspettato finale, perdere totalmente di climax negli ultimi, confusi, minuti. Peccato, perché pur non brillando di originalità, poteva avere un esito molto migliore.

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