Questo è un film che si meriterebbe una recensione, se vogliamo chiamarla così, bipolare. Da una parte l’entusiasmo e il piacere di rientrare nel mondo degli acchiappafantasmi del primo film, che tanto amore ha generato nella mia generazione, dall’altra la presenza di tanti piccoli e grandi errori che lo azzoppano.Non mi piacerebbe ridurre il tutto a “un film carino nel complesso, ma che poteva essere fatto molto meglio”. Sarebbe comunque riduttivo e non corretto. È presente molto fan service, forse anche troppo, ma a parte qualche eccezioni è comunque ben dosato. Ci sono personaggi un po’ deboli e semplici riempimento per la storia, ma almeno uno, Phoebe, la ragazzina principale protagonista del film, che è il punto di forza del film. Ci sono molte situazioni “how simple”, come quando Phoebe trova l’equipaggiamento nascosto del nonno, e lo sa riparare immediatamente, o come quando utilizzano i gadget della Eco1 in maniera perfetta, ma in fondo sono anche cose che all’interno di un film del genere possono rientrare nella sospensione della credibilità richiesta, in fondo stiamo parlando di fantasmi, zaini protonici, rilevatori di energia psicocinetica e Ghost trap con acceleratori nucleari, quindi già dalla partenza della saga la razionalità pura va messa da parte. Ciò che però mi ha un po’ deluso è la spaccatura tra la prima e la seconda parte del film. Il primo tempo mi è piaciuto molto, con l’incipit iniziale, la successiva introduzione dei personaggi nuovi, e comunque un atmosfera abbastanza intensa e quasi da teen horror. Purtroppo il castello di carte cade un po’ nel secondo tempo del film, che praticamente diventa un remake del cult movie di quasi 40 anni fa, con molte dinamiche praticamente identiche, e soprattutto, una serie di cose buttate lì come per caso per giustificare lo sviluppo della trama in quel senso, non ultimo il coinvolgimento dei restanti acchiappafantasmi originali, logicamente non proprio freschi come rose, e con battute non proprio brillanti a disposizione. Per concludere, un film non eccelso ma che comunque intrattiene e si lascia guardare fino alla fine, sicuramente divertente ma che lascia un po’ di amaro in bocca per qualche aspetto che poteva essere gestito meglio.
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