Episodi:6
Zerocalcare arriva su Netflix con una serie animata, e fanno centro entrambi. La serie, da soggetto e sceneggiatura dello stesso Zerocalcare, è animata dalla DogHead Animation Studios in maniera molto bella, e ha la colonna sonora curata dai Giancane. La storia segue due linee temporali, la presente e tramite flashback il passato di Zero, sempre accompagnato dall’Armadillo (la sua coscienza) e le sue fasi di crescita, dalla scuola, l’adolescenza e la sua amicizia con Sarah e Secco, e il suo rapporto in eterno friendzone con Alice, che è anche il leit motive del viaggio dei tre verso Biella. Senza fare spoiler, come nei suoi albo a fumetti (perché Zerocalcare è un fumettista), fa ridere e riflettere allo stesso tempo, toccando temi importanti come appunto l’amicizia, le difficoltà adolescenziali, il cercare il proprio posto nel mondo, con tutti i problemi nel cercare lavoro e affrontare la vita, con un umorismo e vernacolo da romanaccio. Tutti i personaggi sono doppiati dall’autore (in alcuni casi, come Sarah e Alice alternandosi con altre doppiatrici) tranne l’Armadillo che ha la voce di Valerio Mastandrea. Ecco, una delle critiche fatte alla serie, oltre ad avere un linguaggio eccessivamente volgare, è di essere troppo in dialetto romano, ma sinceramente mi sembra una polemica un po’ sterile. Niente da aggiungere, anche perché è meglio vederla che parlarne.
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