Fiuuuu. Questa volta è andata bene. Al Vajont si presenta una squadra negli ultimi slot della classifica, che però effettivamente, a conti fatti, non si merita la posizione che ha. E non è nemmeno un fatto di aver preso l’avversario sotto gamba, al netto di non aver disputato comunque una partita decente, ma la questione da capire è quanto siamo stati capre noi e quanto bravi gli opponenti. Io propendo per la seconda possibilità, fatto sta che comunque si può tranquillamente dire di aver guadagnato un punto oggi.Il Botteghino è una squadraccia fisica e tignosa, con un paio di bei elementi in campo provenienti dalla categoria, e il cambio di marcia si vedqe. Noi ci abbiamo sempre sofferto tanto, riportando spesso le ossa rotte, salvo rare occasioni come una vittoria esterna con un gol di capoccione dello Spazianelli. Ecco, se ci si ricorda solo di un occasione vittoriosa, la difficoltà della partita si capisce meglio, aggiungendo anche il fatto che, vista la fisicità degli avversari, se non segni e li costringi a scoprirsi per attivare il contropiede, in un campo piccolo come quello di Buti i centrali restano piantati dietro e in velocità non si può giocare, restando come unica risorsa il cross, considerando la squadra di nani di Biancaneve che abbiamo a parte il solo Elianinho, buttarla dentro di testa è difficile. Il nostro bomber della Ciona peraltro non è stato cinico come altre volte, e anche il piedino delicato sulle punizioni stavolta era troppo infreddolito e non ha mai centrato la porta in maniera pericolosa.Pericolosi lo sono stati però gli avversari, mantenendo una pressione costante e nel secondo tempo, andando più volte vicini al gol, ma Babbo Natale quest’anno è arrivato in anticipo, portando un paio di guanti magici a quella seggiola che abbiamo in porta, che sembrava un gatto nella centrifuga da come ha respinto ogni tiro degli avversari, e dove non arrivava lui ci ha pensato un palo colto nel deserto da zero metri. Da quanto era gasato il nostro Landino, che tanto spesso ci fa bestemmiare in sanscrito, con quei due ferri da stiro che ha ai piedi ha provato pure a scartare la punta ai limiti dell’area, rimediando però solo un rigore per aver amputato la gamba dell’avversario con un intervento scellerato. Ma ancora una volta si è guadagnato applausi con un intervento prodigioso sul penalty, salvandosi dal linciaggio e da offese plurime da parte del caliente pubblico di casa. Insomma, se il tabellino delle reti resta a zero, lo stesso non si può dire di quello delle sanzioni disciplinari. L’arbitro, in k-way e pancetta di ordinanza, proveniva dalla terra delle grandi aquile, ma probabilmente doveva essere membro di una gang criminale nemica di quelle di cui facevano parte Inox e Sergio, perché ci ha preso sui coglioni dal primo minuto, distribuendo ammonizioni ad cazzum, offese alla curva e sventolato due rossi all’indirizzo della panchina per le proteste pacifiche, innocenti e assolutamente non violente o minacciose di Brianna e di Mr Carlotti. Oh permaloso (da leggere con la voce di Sampe)! Nonostante il merda ci provi in ogni modo, la partita non si schioda, le avversarie non ne approfittano, e la capolista è sempre lassù.
Sandrino per Sampe e Carpi per Inox
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