Episodi: 6

Serie italiana a produzione Sky, da un idea di Roberto Saku Cinardi, già autore del corto originale del 2012, e qui in veste di co-regista insieme a Stefano Lodovico. Protagonista della storia è Christian (Edoardo Pesce), un picchiatore di Lino (Giordano De Plano), il violento boss di un quartiere della periferia romana, con un curioso, ma motivato, codice per il quale limita fortemente l’uso delle armi da fuoco. Nel caseggiato condominiale dove vivono i due, si presentano anche altri personaggi più o meno secondari, come Davide, il figlio di Lino e migliore amico di Christian, Italia, la madre del protagonista (Lina Sastri), e la tossica Rachele (Silvia D’Amico). Inspiegabilmente, un giorno, in uno dei suoi sporchi lavori per conto del boss, a Christian cominciano a sanguinare le mani, da quelle che sembrano delle vere e proprie stigmate, ed una serie di strani eventi che faranno mettere sulle sue tracce Matteo (Claudio Santamaria), uno smascheratore di falsi miracoli. La serie viaggia veloce cavalcando i binari del paranormale, della commedia e del gangster movie, senza pigiare troppo l’acceleratore su nessuno di questi generi ma bilanciandoli piuttosto bene. Bene gli attori principali, soprattutto le interpretazioni di Pesce e di De Plano, con il primo che però riesce a dare una bella impronta al suo personaggio, anche grazie ad un bel lavoro espressivo. Niente affatto male anche le musiche, così come la regia e la fotografia che si discosta molto dal classico “apri tutto”, citando Boris. Ecco un piccolo difetto è l’eccesso di romanità in alcuni dialoghi, cosa purtroppo molto frequente nelle ultime produzioni, che in pieno gergo dialettale spesso si biascicano le parole. Molto molto carina comunque.