Leo è il figlio, nato per procreazione assistita, di una coppia gay composta da Paolo (Filippo Timi) e Simone (Francesco Scianna), che nel corso degli anni sono riusciti a regolarizzare la posizione tra di loro, sposandosi, e con Leone trovando un sindaco disposto ad accettare di inserirli entrambi come genitori del ragazzo. Giunto al ventennale del matrimonio dei genitori però, scoppia la famiglia in quanto Simone, non più innamorato di Paolo, rivela di avere una relazione da due anni con un altro uomo, incrinando la pace familiare. Nel frattempo a scuola Leone ha conosciuto Anna, di cui si innamora, e suo fratello Dario, da poco trasferiti dalla Francia con la madre. Ovviamente complicazioni di vario genere coinvolgeranno il ragazzo.Commedia banalotta dal punto di vista della trama, che segue il solito copione di mille altri film del genere, solo con protagonisti due genitori omosessuali, per cercare di affrontare un tema piuttosto attuale quale quello del riconoscimento dei diritti gay, rappresentandoli appunto esattamente come una coppia etero con gli stessi problemi (come è giusto che sia). Purtroppo eccede spesso nel macchiettistico, con i due ex coniugi impegnati in pituccamenti e dispettini vari, ma in generale l’argomento trattato cade spesso nei due estremi dello spettro cinematografico, l’estrema ricerca della commedia e l’estrema ricerca del drammatico, in questo caso prevale ampiamente il primo caso, risultando leggero e guardabile ma senza lasciare il segno, e probabilmente facilmente dimenticabile.
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