Sei una agiata famiglia del New Jersey qq, e decidi di fare un grande sacrificio economico per uscire dalla città e trasferirti in una zona tranquilla di periferia, in quella che può a tutti gli effetti essere considerata la casa (villa, in realtà) dei sogni di tutti. Ma ben presto, ti rendi conto che la bramosia per la casa non riguarda solo te, e che accadono strane cose, e la tua casa non è proprio quel porto sicuro che credevi, e il disagio si rende sempre più palpabile, oltre che inquietante, e ci sono tanti, troppi segreti intorno a quella casa e in quel quartiere. Ispirandosi ad una storia realmente accaduta, Ryan Murphy crea questa miniserie in 7 puntate, che scorre a cavallo tra il thriller e il thriller psicologico, con protagonisti principali Bobby Cannavale e Naomi Watts, che si ritrovano nell’incubo di essere spiati da un misterioso individuo che violenta l’intimità della loro abitazione. Il climax creato da sceneggiatori e registi è denso e inquietante, come nello stile di Murphy, in questo momento autore di punta nella piattaforma Netflix avendo anche quasi in contemporanea la serie Dahmer, altro grande successo, con le stesse caratteristiche però di una puntata finale che scende un po’ di tensione, pur se interessante per gli sviluppi psicologici per i protagonisti. Entrambi gli attori poi sono in gran forma e in parte, anche perché di caratura notevole.
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