Con un nome così, le battute su dove si deve infilare la pannocchia si sprecano, ma tant’è, se lo sono scelto, voluto e registrato, ed è giusto che se lo siano pigliato nel cagapranzi. Nonostante la levataccia per una partita di domenica mattina, che dovrebbe essere illegale, e l’assenza di bomber Eliani per un unghia rotta, i nostri guerrieri biancoverdi partono immediatamente garosi all’attacco, costruendo subito 4/5 palle gol abbastanza nitide fino al vantaggio firmato dal solito, onnipresente, generoso di sudore e polemiche, Carpi, che conferma il suo trend positivo, e ci porta negli spogliatoi in vantaggio. Pronti via nel secondo tempo e c è gloria anche per Jacopino, che ci porta agilmente sul 2-0. Ma così sarebbe troppo facile, e un po’ di speranza ai bisognosi va data, quindi prima concediamo un rigore per accorciare le distanze, poi Gamberone si ricorda che settimana prossima deve portare la dama ai Gigli a fare shopping natalizio, e decide di snocciolare un rosario contro l’arbitro e ci lascia in 10 per un quarto d’ora abbondante. Nonostante la bagarre e un po’ di pressione degli opponenti, ci guadagnamo questi cazzo di tre punti e restiamo sempre lassù in cima, con due lunghezze sopra il Botteghino che non molla l’osso.