Uh che piccolo gioiellino. Romain Gravas ci porta nella fittizia banlieue parigina di Athena, da dove parte una violenta rivolta contro la polizia, accusata di essere responsabile di un pestaggio mortale ai danni di Idir, un bambino di 13 anni. Nella rivolta, per motivi diversi e con ruoli diversi, restano coinvolti i tre fratelli di Idir, Abdel, Karim e Moktar, il che costituirà una tragedia nella tragedia, sullo stile greco, a partire già dal nome della banlieue, che richiama la dea della giustizia, proprio ciò che in realtà manca e viene cercato. Ciò che distingue particolarmente questa pellicola, è il ritmo adrenalinico incredibile, realizzato grazie a delle tecniche messe in atto in maniera affascinante e coinvolgente, con tanti piano sequenza in cui la telecamera vola da un angolo all’altro della scena seguendo azioni, volti e situazioni, arricchendo di senso e stimoli eccitanti una trama non originale al 100% ma che grazie a questa regia si distingue da altri film simili.
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