Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,non è da questo particolare che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia. E tutti i nostri ragazzi hanno tutte queste caratteristiche, oltre ad avere due palle grosse così. Purtroppo il sogno regionali si infrange agli ottavi di finale, nella lotteria dei calci di rigore, dopo una partita giocata alla pari contro la vincitrice del campionato Versilia, in una cornice di tifo di categoria superiore, con la Bellaria invasa dai colori biancoverdi e neroarancioni dei supporter delle due squadre. Ero già pronto a scrivere che venerdì 17 ci fa una sega a noi, e nonostante l’ assenza forzata per mr Zizzolino per un guasto alla macchina la squadra aveva lottato e guadagnato l’ accesso ai quarti di finale, ma purtroppo, nonostante l’ averci creduto e lottato fino in fondo, ci fermiamo prima. La partita è maschia ma corretta, siamo un po’ meno lucidi del solito ma siamo arrivati anche in un punto della stagione in cui i calcetti ti mangiano le gambe e energie, e dopo sei mesi di partite un filo di calo è fisiologico. Il primo tempo non vede grandi occasioni né da una parte né dall’ altra, nonostante gli avversari abbiano un leggero predominio territoriale e soprattutto ci sia negato un rigore solare. Il secondo parte male, con un gol subito dopo due minuti, che poteva essere una mazzata fra capo e collo. Invece questo ci sveglia e sprona i ragazzi in campo a gettare il cuore oltre l’ostacolo e provare un forcing. È qui che si vede il cuore e la voglia biancoverde, che mette piano piano alle strette gli avversari che si difendono con ordine ma praticamente non riescono più ad uscire dalla propria metà campo. Non fioccano occasioni ma dominio territoriale si, ma picchia e mena picchia e mena si riesce a giungere al pareggio a cinque minuti dalla fine con una staffilata in diagonale del Cava. E qui ci ho cominciato a credere nella rimonta completa e ribaltamento del risultato, e forse con qualche minuto in più ci saremmo anche riusciti, ma l’arbitro fischia la fine e inizia la lotteria dei rigori. Ne servono 9 a testa per decretare la squadra vincitrice, purtroppo non siamo noi, ma solo applausi per i nostri ragazzi. Ci riproveremo il prossimo anno, con il terzo scudetto sul petto.
Warriors FC Buti – Arena Metato 1-1 (7-8 d.c.r.)
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