Si, un altro Godzilla sullo schermo. Fatto con tre lire, dai giapponesi, e onestamente spacca il culo alla versione stelle e strisce. Qui il nostro kaiju che viene dal mare è spietato, amorale e totalmente distruttivo, non fa la WWE come il suo corrispondente americano e soprattutto, è un pretesto per la storia di un Giappone e le sue contraddizioni alla fine della guerra. Shikishima è un pilota kamikaze che per paura finge un problema all’ aereo e si rifugia sull’isola di Odo. Mentre è lì, la divisione a difesa è attaccata e sterminata da un enorme essere venuto dal mare, Godzilla. Finita la guerra, iniziata la difficile ricostruzione, ma Shikishima vive sempre con vergogna e senso di colpa il suo passato, e quando Godzilla attacca Tokio, cerca espiazione della sua codardia. Come detto sopra, nonostante l’ argomento sia trito e ritrito, è possibile comunque fare un buon prodotto se tiri giù una buona sceneggiatura con personaggi validi e interessanti. Non è da meno il comparto visivo con effetti funzionali alla storia e un mostro fatto in maniera credibile anche nei movimenti (le scene con il kaiju in acqua soprattutto).