C’erano una volta, tanti anni fa, le musicassette, un supporto su nastro che serviva a riprodurre musica, che venne poi sostituito dai compact disc a metà anni ’90, poi arrivò la musica digitale che dette il definitivo colpo di scure alle vendite di supporti fisici. Prima di Napster, MiRC, E-Mule ecc, prima sei masterizzatore CD/DVD, copiare musica era un gioco da ragazzi. Bastava una radio con  mangianastri qualsiasi, mettere una cassetta e premere REC per registrare legalmente musica. Se il mangianastri era a doppia cassetta poi, era altrettanto facile doppiare una musicassetta originale. Una qualsiasi persona poteva fare la propria compilation o copiare direttamente un album del proprio artista preferito. E in questi casi, si vede chi ha una marcia in più e sa sfruttare l’ occasione. Ed è così che i fratelli Frattasio, decidono di sfruttare l’intuizione di uno di loro, Enrico, aspirante dj e amante della musica, e investe in strumenti di alta risoluzione per copiare cassette. Milioni di cassette. Miliardi e miliardi di lire guadagnati in pochi anni, fino ad un brusco risveglio causato dalle indagini sempre più pressanti della finanza. Era nato così, da un idea buttata lì in un momento di bisogno, l’incredibile impresa economica dei Mixed By Erri, una vera e propria finta etichetta discografica per numero di copie vendute. Il film di Sidney Sibilla si ispira proprio alla storia dei Frattasio per riportarci indietro di 40 anni e raccontarci, con una colonna sonora ovviamente dell’ epoca, un fenomeno di costume che segnò un epoca, compresi i primi tentativi di Stato e case discografiche, di difendere i propri interessi dalla pirateria di massa.