Ripley – Serie TV – 2024

Episodi;8

Miniserie in 8 episodi a produzione Netflix, nuovo adattamento del personaggio di Tom Ripley dai romanzi di Patricia Highsmith. Prendendo a riferimento il primo (e più famoso), già messo in pellicola in film dal compianto Anthony Minghella, al tempo con protagonista Matt Damon nel ruolo di Tom Ripley e un super cast di comprimari come Jude Law, Philip Seymour Hoffman e Gwyneth Paltrow.Questo nuovo adattamento vede in regia e sceneggiatura Steven Zaillian, nel ruolo principale Andrew Scott supportato da Dakota Fanning, Eliot Summer e Johnny Flynn.Ripley è un truffatore, che si arrabatta con piccoli raggiri per sbarcare il lunario. Quando un ricco armatore lo ingaggia per riportare il figlio a casa dall’ Italia, credendo erroneamente che ne sia amico, Tom fiuta il colpaccio per ambire a sistemarsi definitivamente. Ci sono alcune differenze nello svolgimento rispetto al romanzo della Highsmith, e tante a confronto della precedente trasposizione. Mentre nel film di Minghella c era molta solarità, ingenuità sotto certi punti di vista, e un clima generale più glamour, in questo Ripley è più simile a quello del romanzo, un personaggio freddo, calcolatore, spietato, manipolatore e pronto a tutto per raggiungere i suoi obbiettivi, là dove invece il Ripley di Damon era più goffo e costretto dagli eventi, Scott dà al suo personaggio una sfumatura inquietante e oscura, modulando le espressioni facciali passando da uno stato d’animo all’ altro all’ interno della stessa scena. Un elemento importante nella serie è sicuramente la fotografia, con la scelta di un bianco e nero che accentua la sensazione di oscurità della storia e del personaggio, e che comunque regala bei quadri fotografici con gli scorci delle coste e dei paesi italiani in cui si svolgono le vicende. Molto azzeccata e credibile la scelta di utilizzare la doppia lingua, americano e italiano, anche nella versione originale, con i protagonisti che migliorano la padronanza della lingua italiana nella loro permanenza nella penisola. Forse una licenza un po’ irrealistica è la conoscenza profonda, da parte dell’ ispettore Ravini (un peraltro bravo Maurizio Lombardi) sia dell’ inglese che del francese, cosa un po’ difficile per l’epoca, ma che comunque non inficia il giudizio positivo sulla serie.

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