Ennio -2021

Tornatore, in questo film documentario ripercorre la vita di Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori di musica per il cinema mai esistiti, precursore e autentico artista delle colonne sonore. Attraverso interviste allo stesso Morricone, a dei suoi ex compagni di Conservatorio, ma anche colleghi compositori, registi e addetti ai lavori, ripercorre tutta la vita del compositore romano, dagli esordi come arrangiatore di pezzi musicali per gli artisti in voga negli anni 50/60, da Morandi a Mal a Mina, ma non solo, al suo ingresso nel mondo del cinema con Sergio Leone e i suoi spaghetti western, che lo resero inviso ai colleghi un po’ spocchiosi e oltranzisti, e le varie meravigliose colonne sonore che da lì in poi ha composto, che nominarle non dico tutte ma tante sarebbe lungo e sgarbato verso le altre opere sia musicali che cinematografiche escluse da citazione, che hanno aiutato a costruire un iconografia di Morricone e del suo stile. La forza poi del docufilm è anche il modo in cui Tornatore mette in luce le ambizioni, il talento e le varie peculiarità di Morricone, esaltando le sue capacità geniali ma anche il suo lato umano e il suo distacco dalla celebrità e il non voler piegarsi troppo a quelle che erano le richieste di registi e case produttrici, non volendo ridursi a copiare lavori propri o altrui ma cercando sempre qualcosa di nuovo o di diverso, anche utilizzando parti di partiture di musica classica dandogli un diverso sviluppo. Quel che resta un mistero è che, nonostante tutto, nonostante la fama e le enormi capacità, il premio più ambito e importante per la carriera di chiunque lavori nel cinema, l’ Oscar, sia arrivato solo nel 2016, per Hatefull Height (non una delle migliori, peraltro, secondo me), preceduto nel 2007 da quello alla carriera, restando al palo invece con lavori incredibili come Mission o The Untouchables.

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