
La seconda parte della trasposizione cinematografica a regia di Martin Bourboulon dal romanzo di Dumas vede il ritorno dei tre moschettieri veterani Athos, Porthos e Aramis con il coraggioso cadetto D’Artagnan alle prese con gli intrighi e le congiure ai danni di Re Luigi XIII e consorte da parte del cardinale Richelieu e altri cospiratori di alto rango. Come nel primo film ci sono da elogiare costumi e scenografia, oltre che le scene di azione, anche se tutto il film ha un bel ritmo ed intreccio, con un susseguirsi di scene di movimento. Qui ha un po’ più spazio la figura di Milady de Winter (Eva Green) con le sue macchinazioni e il suo passato, legato a quello di Athos (Vincent Cassell), essendo stati sposati. Se da un punto di vista generale il film è comunque di un buon livello, dal lato dell’ attinenza al romanzo di Dumas ci sono delle discrete variazioni con un bel po’ di libertà prese, che in sé non sarebbe necessariamente un male, ma tutto sta se il motivo è coerente con lo sviluppo narrativo oppure, come in un caso ben specifico in questo caso, serve solo a dare il là ad un eventuale terzo capitolo (totalmente nuovo e non riconducibile agli eventi di Venti Anni Dopo).