BlacKkKlansman -2018


BlacKkKlansman è l’ultimo, acclamato film di Spike Lee. E i premi e le recensioni positive ricevute all’uscita li merita tutte. La sceneggiatura si ispira ad una storia vera, essendo tratta dal libro di Ron Stallworth, che alla fine degli anni’79 fu il primo poliziotto afroamericano assunto nel dipartimento di polizia di Colorado Springs. Il periodo storico è nel pieno del Black Power e nelle rivendicazioni diritti civili da parte della minoranza etnica nera, in contrapposizione ai suprematisti bianchi, al Klu Klux Klan e a comunque una società civile arretrata  moralmente.
Lo stesso Ron trova difficoltà nel suo lavoro, osteggiato da alcuni colleghi e superiori, relegato ad un avvilente lavoro di controllo di quotidiani e riviste alla ricerca di possibili attività illecite.
E proprio questo, lo porta a incappare in un annuncio del klan alla ricerca di nuovi affiliati. Insieme ad un collega bianco, decide allora di infiltrarsi nel Klan per poterne capire strategie e intenzioni di eventuali attacchi.
Il cast funziona bene, soprattutto nei due protagonisti principali, John David Washington nei panni di Ron e Adam Driver, in quello del collega Flip Zimmerman (nella trasposizione cinematografica di chiare origini ebree, cosa che rende la loro operazione ancora più ironica e grottesca.)
La colonna sonora è azzeccata, come in altri film del regista, tra l’altro.
E la messa in scena conta su una bella fotografia e una regia tipica della fase matura di Spike Lee.
Essendo lui un personaggio politicamente e socialmente molto impegnato e ingombrante, ogni suo film mantiene comunque una rivendicazione di diritti negati agli afro o comunque più deboli rispetto al resto della popolazione, e in questo caso emerge in due momenti del film in maniera forte: durante il racconto del terribile linciaggio di Jesse Washington, nel 1916 a Waco (linciaggio durato ore ed eseguito addirittura sotto gli occhi di polizia e autorità senza che nessuno sia intervenuto per fermare la folla), contrapposto alla cerimonia di iniziazione di Flip al Klan, e poi al termine del film, con immagini di scontri durante alcune manifestazioni per i diritti civili a Charlottesville nel 2017 con aggressioni da parte dei suprematisti, dichiarazioni controverse di Trump e di David Duke, gran maestro e presidente nazionale del Klu Klux Klan, e un memoriale per Heather Heyer, una giovane manifestante (bianca) uccisa da un attacco in auto durante una manifestazione.
Personalmente lo ritengo uno dei migliori lavori di Lee, ai livelli de La 25° Ora e Inside Man.


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