Il palio porta con sé strascichi che sono difficili da smaltire velocemente. C è da mettere nel conto il mangiare, il bere, il ribere, il tribere,ecc, ma non solo. C è anche un po’ di chiara e scontata stanchezza mentale che ti pesa per qualche giorno successivo. In fondo il palio per un Butese è come il Carnevale per i brasiliani. E come insegnava il buon Edmundo O’Animal, andrebbe sottoscritta per contratto una pausa da ogni attività non ludica e inerente, ma purtroppo alla Uisp gli importa una sega, e ci troviamo ad affrontare il recupero contro il Montecalvoli di martedì sera, subito dopo il palio. Praticamente è come andare in guerra contro i carri armati a cavallo di ciuchi zoppi. Ma non perché il Montecalvoli sia il Barcellona, ma perché siamo noi che siamo logicamente deficitari. Infatti dopo pochi minuti dall’inizio della partita, siamo già sotto di una rete per una disattenzione difensiva, e a metà del primo tempo restiamo anche in dieci per espulsione del portiere. Non è che manca la grinta, perché soprattutto nel secondo tempo la partita la facciamo noi, ma tanto agonismo e poca lucidità, che porta infatti al 2-0 sempre per errori madornali e evitabili. Nonostante questo, accorciamo anche sul 2-1 grazie ad un rigore realizzato da Gioele, ma ogni speranza di pareggio si spenge sul palo nel finale di Edo.
Peccato, un altra occasione persa.
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