Quando la prima in classifica, arriva al Vajont convinta di fare una passeggiata di salute, la prima in classifica ci trova duro. Forti della prima posizione, undici titolari stipendiati (negli amatori!), e venti punti di differenza, contro una squadra giovane e di fenomeni da bancone, potrebbesembrare che la partita abbia poco da dire, ma sin dai primi minuti del primo tempo, appare chiaro che non avranno vita facile. Siamo organizzati, cazzuti e grintosi, e le poche sporadiche sortite offensive degli ospiti vengono rintuzzate facilmente, e anzi, siamo noi ad avere il pallino del gioco in mano, schiacciandoli nella loro metà campo per la maggior parte del primo tempo, lottato alla morte ma senza occasioni clamorose per entrambi gli schieramenti. All’intervallo si entra negli spogliatoi sullo zero a zero. E il secondo tempo non cambia il leitmotiv. Siamo noi a fare la partita, ad aggredirli e pressarli e asfissiarli, siamo noi a arrivare sempre primi sul pallone, e laddove non è così, si riesce a sradicarglielo dai piedi, concedendo tutt’al più dei tiri velleitari. Per disperazione, non gli resta che picchiare come fabbri, cosa che sulla carta sarebbe stata nostra occupazione. La nostra linea offensiva gioca a tutto campo, rientrando ad aiutare i centrocampisti per poi fiondarsi in avanti. E proprio da una palla recuperata a centrocampo, si concretizza il vantaggio per i Warriors. È il 50′, Lancio lungo sull”esterno destro di campo, Edo l’aggancia, sombrero sul difensore che ripiegava, un occhio al portiere fuori dall’area piccola, e il nostro Wayne Rooney scaraventa in porta dai 20/25 metri. Portiere a margherite ed eurogoal. Si narra di erezioni multiple prolungate in tribuna, tutte meritate per questa gran realizzazione. E sul gol non ci sediamo, anzi, continuiamo a lottare e metterli in difficoltà. Solo al 75′ gli ospiti pareggiano, sull’unica occasione che purtroppo, fisiologicamente dobbiamo concedere. Gli ultimi dieci minuti di gioco sono sempre lottati ma il nervosismo sale, c è spazio anche per un piccolo parapiglia che però non porta a provvedimenti disciplinari. Questa squadra, quando vuole, può fare male a tutto, però bisogna crederci sempre. Potrà sembrare strana tutta questa esaltazione per un pareggio, nemmeno fossero arrivati i tre punti, ma chi pensa così vuol dire che non ha visto la partita! Per la cronaca, impossibile e ingiusto stilare classifiche sui migliori in campo, perché ognuno dei chiamati in causa è stato fondamentale per il risultato, ma il Nikkino oggi è stato veramente determinante, riuscendo a mantenere la calma nonostante decine di pedate e anche qualche gomitata, e saltando sistematicamente l’uomo.
Formazione iniziale e sostituzioni
Landino
Ucci Mattia Sergio Gabri
Bisio Sandro Jaco inox
Edo Nikkino
Gabri/Gianma Edo/carpiInox/sampe
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