Neve, Ghiaccio e Vento
Andava fatto. Almeno una volta, per provare come è. Tra martedì e mercoledì scorso ha fioccato un po’ di neve qui da noi, in paese solo sopra Panicale, la zona più alta, sul Monte Serra un po’ di più. Ovviamente la sfiga ha voluto che il mercoledì, 6 gennaio, Befana, giornata di festa che avevo già messo in programma di rendere ciclabile, piovesse, rendendo quindi inutile le mie corse forsennate a Decathlon per fare un cambio di camera d’aria dopo una foratura di domenica mattina. E che cacchio però. Finalmente però da giovedì smette di scendere acqua dal cielo, e stamattina riesco ad andare sulla mia due ruote. Parto da casa, salgo da via piana per cima alla serra, e punto su Piavola. Nel tragitto tra l’altro mi devo anche guardare da una squadra di cacciatori impegnati in una battuta al cinghiale, schivando accidenti e pallini come nemmeno Remo Williams riuscirebbe a fare. Passato Piavola e la deviazione per Castelvecchio, continuo a salire per Pianbello, direzione antenne,a subito dopo Col di Volpaia…la neve! Un po’ ai margini della strada, sempre di più, tutta nel bosco, sempre di più, anche sul sentiero. Tanta neve. Tanta neve ghiacciata. Maremma maiala che fatica. Dice che fresca e soffice sia un piacere, non lo so, non mi è ancora capitato. Ma così è un casino. Ruote che scivolano continuamente (in salita) strada lastricata di neve e pozze ghiacciate, russi che mi inseguono, legna da tagliare, Ivan Drago che si allena in palestra..no questo è Rocky 4. Comunque è un casino. Arrivato al bivio per Campampoli decido che sia giunto il momento di abbandonare questa spettacolare distesa di bianco, e taglio per l’agriturismo fino alla provinciale, da cui discendere poi in Sorbo e proseguire per Col di Cincia e Verruca. Il vento freddo taglia come coltelli shogun, mani e piedi congelati, ma ormai si tira avanti un altro po’, almeno metto qualche km in più in cascina, ad altrimetria purtroppo sono rimasto ad un passo dai mille, concludendo con 26 km e 910 m+.
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