Randagiata Notturna
A chi piace andare in bici, che sia da strada o forse, soprattutto, Mountain bike, fare un uscita in notturna diventa ben presto non dico un sogno nel cassetto, ma sicuramente un desiderio intrigante. Il massimo contatto con la natura, il fascino del bosco notturno, la luce della luna o al massimo del faretto anteriore…un mix affascinante tra adrenalina da sforzo fisico e mentale, dove il brivido dell’imprevisto e del mistero amplificano l’attenzione che metti nella pedalata ma anche il piacere. Da soli è una roba quasi da pazzi, i pericoli sono tanti, dal guasto meccanico al piccolo o grande infortunio che già normalmente sono ad un buon tasso di probabilità, di notte con visibilità ridotta si alza notevolmente, così come il rischio di incontrare qualunque tipo di animale notturno selvatico. Ma, quando pochi giorni fa, è ventilata l’ipotesi di una Randagiata Notturna di gruppo, l’occasione età troppo ghiotta per rinunciare. E mai scelta fu più azzeccata. Alla fine basta una torcetta da manubrio, recuperata prontamente su Amazon, e un cambio maglia con una felpetta di scorta per il rientro. In breve si forma sia la composizione del gruppo, che arriva a toccare i 16/17 partecipanti, sia della serata, con sosta alla tenuta di Santallago per riempire la pancia di pizza e birra. Ritrovo e partenza alle 19 in piazza, su per la provinciale fino all’agriturismo Il Riccio da dove si prende per Pianbello e Campampoli, per poi percorrere l’ultimo tratto fino a Santallago. Arrivati a destinazione, giusto il tempo di un cambio maglia per evitare che il sudore si ghiacci addosso, e partono le teglie di pizza e le secchiate di birra. È le 22:30, è il momento di ripari, il buio è fitto e rotto solamente dalle luci dei nostri fanali. Le intenzioni iniziali erano di fare tutto asfalto al ritorno, ma la tentazione è troppo forte, e praticamente decidiamo di replicare il percorso dell’andata, scendendo giù dallo sterrato, pronti a schivare gli ostacoli naturali del terreno ed eventuali animali, ma con il cuore leggero ed emozionato per l’adrenalina di una discesa di gruppo a ridotta visibilità, con il buio che ti circonda,nel silenzio notturno, fino al ritorno sulla provinciale, in cui poi ci divideremo tra chi passerà dalla tagliata di Sorbo e chi proseguirà, come me, sul vil bitume fino al ritorno in piazza, e ai saluti finali. Gran bella serata, da replicare.
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