Brian Clough è considerato uno dei più grandi e noti allenatori inglesi. Persona arrogante, spocchiosa, estremamente sicura di sé, ha spesso avuto problemi con i propri dirigenti proprio per il suo modo di fare assolutamente non diplomatico, ma è stato anche capace di alcuni veri e propri miracoli calcistici, prendendo squadre di seconda divisione, portarle in prima, ed addirittura riuscire a vincere il massimo campionato nell’ arco di pochissimi anni, come com il Derby Country e il Nottingham Foresta, con cui raggiunge l’ineguagliato risultato pervum allenatore britannico (finora) di vincere due Coppe Dei Campioni consecutive, con al suo fianco l’ immancabile assistente e scout Peter Thomas Taylor, molto più di un vice, ma un consigliere, un amico fraterno e un co-allenatore forse anche più capace dell’ istrionico Clough. Il film di Tom Hooper, che vede nei panni dei protagonisti Clough e Taylor rispettivamente Michael Sheen e Timothy Spalle, prende le mosse dal passaggio di Clough dal Brighton al Leeds, squadra amata e odiata dall’ allenatore, perché in quegli anni il gotha calcistico inglese ma anche società e squadra scorretta e infame (ai suoi occhi) in campo. Alla guida del Leeds united (il “maledetto” del titolo) sarà solo 44 giorni, dove i risultati negativi e un pessimo rapporto con i senatori della squadra gli costeranno l’esonero, oltre a minare l’amicizia con Taylor, abbandonato di punto in bianco prima dell’ inizio della stagione con il Brighton, ammaliato dalle sirene economiche e di prestigio dell’ offerta del Leeds e accecato dalla propria arroganza e superbia. I film sul calcio non sono facili, ma questo rende bene i pochi momenti di calcio giocato, e risulta nel complesso ben confezionato e divertente.
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