E finalmente arriva il giorno più atteso dell’ anno butese, che questo anno cade il 19 gennaio, la prima domenica dopo Sant’ Antonio. Fino alle 14:30, ci sono 7 contrade possibili vincitrici, migliaia di contradaioli e simpatizzanti accomunati da un sentimento di ansia, trepidazione e speranza, che però alla fine si concretizza in gioia solo per una di queste. E questo anno è stato il momento di San Francesco, la grande favorita di questo e degli anni precedenti, che però non si erano concretizzati nonostante gli sforzi, anche economici, profusi. A volte è necessario un pizzico di fortuna, un po’ di politica e di economia, ma comunque è sempre necessario avere un accoppiata fantino – cavallo che sia comunque superiore a tutte le altre. E così è stato, con il popolo giallonero in tripudio con la conquista della decima stella.
La prima batteria si svolge tra la Pieve, La Croce e San Michele. Dopo un paio di prove di partenza forzata, scappa via la Pievania ma presto raggiunta dalla Croce che sale in vantaggio e controlla la gara fino all’ arrivo.
Nella seconda batteria il gioco a tre tra San Francesco, Ascensione e San Rocco si tinge di giallo per la partenza rimasta al palo della contrada biancorossa, che si sente penalizzata e mentre San Francesco comodamente e senza neanche sudare arriva al traguardo seguita da Ascensione, blocca il percorso per 40 minuti tra proteste e tentativi di aggressione al mossiere e diverbi con i componenti del seggio e forze dell’ordine. Una volta sgombrato il campo, è il tempo della batteria dei recuperi che vede i due secondi classificati, Pievania e Ascensione, giocarsi l’ ultimo posto per la finale con San Nicolao, possibile outsider e estratta come Signore. Nonostante la buona partenza dei bianconeri, il cavallo però non risponde come atteso e non riesce a cambiare passo, venendo presto ripreso e superato dagli apostolici che vincono quindi la batteria dei recuperi. La finale vede quindi la Pievania contro le due acerrime rivali Croce e San Francesco. Ma non c è storia. Gavino con Beniamino partono subito in fuga e controllano la corsa senza patemi, scatenando la sfrenata gioia dei contradaioli di capitan Luperini, che aspettavano da 15 anni questo momento. Onore ai vincitori, meritevoli del traguardo raggiunto.