Dunque, dopo molto penare, siamo finalmente on the road della Scozia…la strada parte agile, una bella tre corsie trafficata ma scorrevole…piano piano si riduce a due, ma la famigerata guida a destra non ci turba e percorriamo svariate miglia. Non appena però si vede che la situazione va degenerando, diventando una semplice strada provinciale, con sempre meno attività commerciali incontrate, decidiamo di fermarci per uno spuntino veloce prima di entrare nella terra di nessuno. Strada veramente bella, almeno per quanto riguarda il paesaggio…si passa da una campagna “classica”, a una più brillante, con un assaggio di quello che possiamo trovare nel vero e proprio territorio delle highlands, fino a sfociare in un bosco rigoglioso, enorme e maestoso, con aceri, abeti e altri sempreverdi di ogni tipo. Anche la fauna cambia, non solo mucche, ma anche pecore e capre…e cerbiatti e leprotti… finalmente,dopo ore di percorrenza,(intervallati da una sosta ad una diga veramente affascinante) arriviamo alla nostra prima tappa, Lochness. Il lago è maestoso, il mostro invece molto dispettoso, visto che nonostante i nostri richiami e tentativi vari di sacrifici umani non ha mai avuto la gentilezza di tirare fuori il capo per un saluto. Dopo una passeggiata lungo la riva, ci dirigiamo al nostro primo albergo, il Craigdarroch Inn, un vero e proprio chalet inglese, un vero chicchino, se non fosse per una camera dalle dimensioni tali da poter essere annoverata tra i crimini verso l’umanità e un caldo allucinante. Ma non ci lamentiamo troppo, e dopo una lauta cena, è l’ora delle nanne, che domani è un altra lunga e impegnativa giornata.
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